Uno degli aspetti che solitamente preoccupa l’utente medio risulta essere stranamente la compilazione del Kernel Linux. Non si capisce come mai, essendo questo un passo quasi obbligato oltre che  essenziale al fine di snellire i moduli necessari al corretto funzionamento dell’hardware, oltre che all’implementazione di molteplici patch che possono essere dirette all’hardware o semplicemente alla sicurezza.

Parlando qui e li, in giro, mi sono accorto, che tutto questo gran problema molto spesso è generato dalla traduzione e dalla non localizzazione dello stesso che solitamente tende a generare un pò di confusione nell’user inesperto alle prime armi. A tal proposito, in Italia, esiste un progetto che mira proprio a rendere semplice la compilazione del kernel mediante la traduzione delle singole voci.

Link Ufficiale Progetto

L’operazione è estremamente semplice e risulta estremamente veloce in base al metodo scelto che cambia a seconda del kernel in uso, come spiegato sul sito ufficiale del progetto. Tanto per “siccome ci sono sempre i pigri che non amano aprire troppi link (potrebbe essere rischioso per il loro bene mentale leggere troppe pagine)”, vediamo in dettaglio.

Metodo 1° - mediante patch da applicare alle versioni kernel da 2.6.7  a 2.6.24

NB: La versione di riferimento del kernel è solo un esempio.

~$ wget  patch-2.6.18-conf_it.2.bz2

Scaricata e scompattata la patch, provvedermo a spostarla per effettuare la compilazione standard:

~$ bunzip2 patch-2.6.18-conf_it.2.bz2
~$ su
Password:
~# cp patch-2.6.18-conf_it.2 /usr/src/linux

NB: La directory ospitante i sorgenti del kernel è ovviamente un link simbolico. Se non fosse presente il link diretto alla versione di kernel scelto, il percorso di riferimento dei sorgenti del kernel sarà come da esempio:  /usr/src/linux-2.6.18

Applichiamo la patch:

~# cd /usr/src/linux
~# patch -p1 < patch-2.6.18-conf_it.2

NB: Dopo aver scaricato la versione appropiata per la versione del kernel in uso dall’apposita sezione download del progetto, basta applicarla e ricompilare il kernel con il metodo standard. Chiaramente il processo và fatto su kernel (ufficiali).

NB: se non si conoscono i metodi di compilazione del kernel linux, consultare l’articolo nell’apposita sezione del blog.

Metodo 2° - mediante file catologo applicabile per versioni kernel da 2.6.12 a 2.6.30

Rispetto al precedente metodo non richiede ricompilazione del kernel. Questo perchè a partire dalla versione 2.6.12 i kernel sono stati dotati del supporto dell’internazionalizzazione delle interfaccie di configurazione.

NB: A differenza dell’altro metodo è possibile applicare il file catalogo di riferimento anche ai kernel predefiniti nelle varie distro. Non è necessario partire da un kernel vanilla.

Scarichiamo e scompattiamo il file catalogo per la versione in uso; supponiamo per un kernel 2.6.24.x ad esempio predefinito in Slackware 12.1 :

~$ wget linux-2.6.24.mo.bz2
~$ bunzip2 linux-2.6.24.mo.bz2

Rinominiamo e spostiamo il file catalogo italiano nella directory di riferimento per la traduzione delle voci del kernel:

~$ su
Password:
~# mv linux-2.6.24.mo /usr/share/locale/it/LC_MESSAGES/linux.mo

Il risultato finale sarà che alla prima e/o prossima compilazione otterremo un menu kernel di configurazione tradotto in tutte le sue voci e quindi facilmente intuibile dai più o meno esperti.

kernel_i18n

# End